venerdì, marzo 23, 2007

Piccole Riflessioni a partire da Semiotica e scienze sociali

La questione della comparazione tra strategie di senso e organizzazioni discorsive profonde che portano alla produzione di testi inseriti in semiosfere diverse è centrale nel lavoro più teorico della mia tesi. Il tentativo è, attraverso l'analisi descrittiva, scardinare i processi di significazione che stanno dietro ad una comunicazione che crea e cerca consenso. Nella comunicazione politica riuscire ad utilizzare strategie che rendono maggiormente efficaci la nostra comunicazione dovrebbe essere il pane quotidiano. Greimas in Semiotica e scienze sociali parla di un semanticismo fondamentale che ha rinsaldato i miei propositi di analisi. Lo stesso autore dice : “ è chiaro che una sociosemiotica del genere deve farsi carico di tutti i discorsi sociali, indipendentemente dalle sostanze, canali o media che servono alle loro manifestazioni (televisione, cinema, spettacoli di sport collettivi, libri illustrati, ecc.)” ; in un altro passo del saggio afferma “la possibilità di postulare una dimensione semiotica unica, soggiacente alla stratificazione sociale, come se il pubblico di una partita di calcio o di un film western, i lettori di romanzi gialli ed i fumetti, non rappresentano la campionatura esemplare di tutti gli strati della società”. Il riferimento alla partita di calcio, non a caso, rende ancora più forte la mia ipotesi proprio in base ai miei lavori passati. Anche i passaggi che Greimas fa in questo saggio su una narratività figurativa presente nella società moderna riprende l'idea formulata da altri di un forte carattere estesico e diagrammatico delle forme di socialità odierne. Altri elementi di interesse sono la questione delle ricorrenze delle forme nei testi, che proprio grazie ad una ridondanza di contenuti acquisiscono sempre più senso. Perché il fatto che a noi piace riconoscere i testi, ovvero ci “dà piacere proprio perché ci rinvia un'immagine valorizzata di noi stessi”, mi fa pensare al meeting di Bayrou e soprattutto ai momenti di attesa prima dell'ingresso del leader: uno stato di tensività forica accomunava la platea all'interno e all'esterno della struttura proprio come ad un concerto rock o ad una partita di calcio con tutte le pratiche di rilascio della tensione che da questa situazione provengono. Per approfondire questi spunti, vi faccio l'upload del mio progetto di tesi, così da potere avere un quadro più generale. Questo perché mi aspetto critiche e suggerimenti.

4 commenti:

  1. mi scusi Dottore,
    ma io che credevo che questo fosse un blog di quelli scherzosamente demenziali, sulle vicissitudini di un italiano all'estero..
    qui devo fare la seria, e travestirmi dell'aria di dottoressa quale sono??! hmmmmm.....
    bonne voyage mon ami

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  2. o che errore,
    bon voyage.....

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  3. naturalmente sulla semiotica è lecito scherzare!!Mai prendersi troppo sul serio...

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  4. un in bocca al lupo per il tuo blog, dondolo!
    Pietro

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